Barcelona, Valencia, Cordoba, Siviglia, Cadice, Tarifa, Almerìa, Murcia, Alicante sono solo alcuni dei posti che ho visitato in 33 giorni, percorrendo 3000 km in auto, conoscendo oltre 100 persone e visitando tre ecovillaggi diversi.

Freedom on the road: Cannes

Il 22 marzo 2022 segna il giorno zero di questo incredibile viaggio dal titolo: Freedom on the Road con pre tappa a Cannes, infatti la prima tappa ufficiale sarà il giorno dopo vicino Marsiglia. Ricordo ancora il 22 sera il mio arrivo in hotel.

Non faccio in tempo a posare le valige che capisco di aver messo la macchina in un divieto di sosta, così la mia prima notte a Cannes si conclude con la ricerca di un parcheggio a pagamento nei pressi della stazione. Finalmente in stanza riesco a rilassarmi e poco dopo mi sdraio sul letto. Quella notte ancora  non mi accorgo di nulla, ma si stava preparando un incontro che sarebbe avvenuto il giorno dopo non solo con una donna di nome Cecilia ma prima di tutto con me stesso.

Cannes: l’incontro con me

Tutto ha inizio il mattino del 23 marzo, una giornata calda per essere appena finito l’inverno, benché presto mi abituerò a questo clima da primavera inoltrata che accompagnerà le mie, anzi nostre, giornate per buona parte del viaggio. Nostre perché tra poche ore incontrerò Beatrice la compagna di questo viaggio, ma ancora non so che Cannes ha in serbo per me una bella sorpresa. Dopo un caffè di cui mi sorprende la qualità pur non essendo in Italia, mi dirigo verso il lungomare visto che ho ancora qualche ora prima dell’appuntamento, perché mi voglio godere questo sole e questa vista.

Ci metto circa venti minuti perché l’hotel che ho trovato è in una bella zona per quanto riguarda i negozi ma un po’ all’interno, ma questo mi permette di notare cosa offre il posto. Cannes così come altre città tra marzo e aprile non sembrano ancora pronte ad accogliere flotte di turisti. La città si sta ancora svegliando, anzi sembra che sia dal dentista visto i lavori stradali che si incontrano qua e là con annesso trapano assordante. Tuttavia questo non mi ferma dall’ammirare anche la bellezza e l’eleganza che Cannes ha da offrire agli occhi dei residenti e soprattutto dei turisti.

Finalmente arrivo davanti al mare e cammino spensierato e sorridente godendomi il tepore di questo primo giorno freedom, anzi freedom on the road. Il rumore delle onde del mare alla mia destra, il sole davanti a me ed enormi e lussureggianti hotel, bianchi, appena dopo un filare di palme alla mia sinistra ed è a quel punto che mi torna alla memoria un ricordo, che vivo nel corpo oltre che nella mente. Vedo me stesso giovane appena diciottenne mentre percorro quella stessa passeggiata guardando quegli stessi hotel e sognando di diventare ricco e potermi godere una vita al mare, nel piacere e nell’eleganza. Non è solo un’immagine ma sento anche e ancora la voglia di riscatto, il desiderio di avere successo finanziario per godermi la vita, anzi c’è di più! Ricordo, vedo e sento l’esistenza di un progetto pilota dove i soldi sono solo lo strumento per realizzarlo! Sento ardere di nuovo la passione all’idea di fondare e cogestire un luogo di pace e benessere, un Centro del Benessere dove chi si avvicina può vivere una profonda metamorfosi di miglioramento, un reale benessere, un posto che cura Corpo, Mente e Spirito!

Ricordo tutto questo in pochi secondi ed una domanda mi attraversa la mente: e oggi? Oggi superati i 40, nel primo giorno di Freedom on the Road, quanto c’è di quel ragazzo sognante che hai “lasciato” su queste spiagge? Una domanda interna importante a cui segue una risposta saggia: sono io quel ragazzo è qui dentro di me! Un respiro profondo ed inizia a girarmi la testa. Il sole? Il vento? Il posto nuovo? No, deve essere qualcosa di più profondo, poi capisco! Sto integrando il diciottenne sognatore nel mio presente in ciò che sono oggi, una sferzata di energia, il fuoco dell’entusiasmo, la forza del sogno che incontra la saggezza dell’adulto, ci credo che mi serve qualche minuto! Ho bisogno di sedermi, ma dove?!

Subito accanto a me noto due sedie vuote, eppure la mia attenzione viene catturata da una sedia libera poco più avanti, accanto alla quale una bella donna prende il sole. Dove mi siederò mai?! Certo ora è facile per te che stai leggendo pensare: accanto alla bella donna! Ma la scelta per me non era scontata in quel momento e non per timidezza, ma perché negli ultimi anni ho vissuto come una chiusura in me stesso, quel ragazzo divertente che attaccava bottone con tutti si è un po’ ritirato, quindi se vogliamo una sorta di abitudine a stare nel mio mi ha fatto riflettere prima di agire! Mi prendo un attimo, mi ascolto e rifletto sul fatto che se Freedom on the Road vuol dire libertà, allora posso darmi anche la libertà di uscire dagli schemi e abitudini consolidate per incontrare il nuovo, l’insolito e lo sconosciuto.

… se Freedom on the Road vuol dire libertà, allora posso darmi anche la libertà di uscire dagli schemi e abitudini consolidate per incontrare il nuovo, l’insolito e lo sconosciuto

Mi avvicino sorridente e chiedo se il posto è libero e lei annuisce con un cenno del capo restituendomi un sorriso. Mi siedo, guardo il mare e respiro, mi prendo giusto un paio di minuti per “atterrare” a Cannes dopo un giorno di viaggio e l’esperienza “multi-temporale” appena vissuta. Poi naturalmente, sempre guardando il mare, inizio a dire qualcosa, non ricordo bene cosa, ma nonostante il mio francese stentato deve esserle piaciuto, perché per le tre ore successive non abbiamo più smesso notando un’affinità e complicità via via sempre maggiore.

Mi chiamo Cecilia mi dice. Mi giro verso di lei, la osservo mentre mi parla. Carnagione bianca, capelli biondo ramato la cui lunghezza tocca appena le spalle, magra e armoniosa un vestito lungo che scopre giusto le caviglie ed i piedi nudi che accolgono i raggi del sole…

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